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Comunicati stampa

Omaggi e fatturazione elettronica 2019: ecco come fare

Fatturazione elettronica 2019: possibile per le cessioni gratuite a titolo di omaggi fare autofattura per omaggi.

 

 

Cosa bisogna fare con la fatturazione degli omaggi da quando nel 2019 è stato introdotto l'obbligo generalizzato di emissione della fattura elettronica? In attesa che Agenzia delle Entrate fornisca risposte tramite una circolare, con un comunicato stampa Assosoftware,l'Associazione nazionale produttori di software gestionale e fiscale ha reso noto di aver fornito chiarimenti in merito a casistiche particolari. Una di queste riguarda appunto la fatturazione degli omaggi.

Le cessioni gratuite di beni e servizi a titolo di omaggi rientrano nelle fattispecie per cui è facoltativa la rivalsa dell'IVA, infatti al posto di fare fattura verso il "beneficiato" cioè colui che ha ricevuto l'omaggio, è possibile autofatturare l'operazione. 

Come chiarito da Assosoftware, nel caso di assenza di rivalsa dell’imposta, anziché emettere secondo le regole generali una normale fattura, il cedente può optare per l'emissione di una autofattura, in un unico esemplare per ciascuna cessione, nella quale dovrà essere esposto che si tratta di “autofattura per omaggi”. Questo documento dovrà essere numerato secondo il progressivo delle fatture di vendita ed essere annotato nel registro delle fatture emesse e dovrà contenere l'indicazione del valore normale dei beni, dell'aliquota applicabile e della relativa imposta e nella fattura elettronica che sarà trasmessa al sistema di interscambio deve essere indicato il codice TD01.

 

 

Di seguito una tabella di riepilogo:

AUTOFATTURA PER OMAGGI
Data Normale data di emissione
Numero documento Ordine progressivo delle fatture di vendita
Aliquota IVA Regole generali
Indicazioni Autofattura per cessione gratuita di beni (omaggi)
Dati anagrafici cedente Cedente
Dati anagrafici cessionario Cedente
Codice destinatario Cedente
Tipo di documento TD01

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 01/02/2019

Fonte: Assosoftware

 

 

 

 

 

 

Tra gli esclusi dal reddito di cittadinanza, separati in casa e under 26 che vivono soli?

Tra le norme anti divano studiate dal M5S ci sono anche alcuni paletti al nucleo familiare per poter ottenere il reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi ha fatto scandalo l’inchiesta nel Caf di Palermo ma i controlli sui presunti trucchetti per il rdc saranno attivati in tutta Italia. Norme rigide per evitare divorzi e cambi di residenza fittizi al solo scopo di ottenere il reddito di cittadinanza. E anche chi dovesse ottenere il sussidio con questi escamotage non potrà dormire sonni tranquilli perché il Governo assicura che le verifiche riguarderanno sia i requisiti che il mantenimento del diritto.

 

 

 

 

Separati in casa: controlli sui finti divorzi per il reddito di cittadinanza

L’art. 2, comma 5, del decreto in esame stabilisce che “i coniugi permangono nel medesimo nucleo anche a seguito di separazione o divorzio, qualora continuino a risiedere nella stessa abitazione”. Viene introdotto quindi un controllo più rigido rispetto a quanto previsto dalla normativa ISEE (decreto del presidente del Consiglio dei Ministri n. 159/2013), secondo cui invece i coniugi separati o divorziati che hanno diversa residenza anagrafica costituiscono nuclei familiari distinti. Ai fini del diritto al reddito di cittadinanza non basta più che l’ex marito (o moglie) abbia trasferito la propria residenza altrove: è necessario che viva in una casa diversa da quella dell’altro coniuge perché possa costituire un nucleo familiare indipendente.

 

Figli under 26 anni fiscalmente a carico non hanno diritto al reddito di cittadinanza

L’art. 2 del decreto, sempre allo stesso comma 5, stabilisce che “il figlio maggiorenne non convivente con i genitori fa parte del nucleo familiare dei genitori esclusivamente quando è di età inferiore a 26 anni, è nella condizione di essere a loro carico a fini IRPEF, non è coniugato e non ha figli”. Anche da questa prospettiva quindi le regole sono più rigide rispetto alla normativa ISEE: ne consegue che i figli under 26 e in possesso degli altri requisiti, pur abitando da soli, non fanno nucleo familiare a sé e quindi non possono inoltrare domanda per il reddito di cittadinanza.

 

 

 

 

 

 

 

 

pubblicato il 

Fonte:   InvestireOggi

              Quotidiano economico finanziario

 

 

Nuova Sabatini 2019: possibile presentare le domande

Agevolazione beni strumentali "nuova sabatini": possibile presentare le domande dal 7 febbraio 2019

 

Dal 7 febbraio 2019 riapre lo sportello per la presentazione delle domande per gli incentivi alle imprese previsti dalla “Nuova Sabatini”. Sono 480 milioni di euro le risorse finanziate con la legge di bilancio 2019 (L. 145/2018) per continuare ad agevolare le piccole e medie imprese che intendono investire in beni strumentali. La misura ha infatti l’obiettivo di incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale tramite l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.

E' questo quanto reso noto con il comunicato stampa del 29 gennaio 2019 del Ministero dello Sviluppo Economico che annuncia la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto direttoriale. La “Nuova Sabatini” - introdotta nel 2013 - è stata in questi anni un importante strumento agevolativo per l’ammodernamento e la crescita del sistema produttivo italiano. Finora sono state oltre 63 mila le domande presentate dalle piccole e medie imprese, per un ammontare di contributo concesso superiore a un miliardo di euro.

L’enorme successo avuto dalla misura nel mondo imprenditoriale ha quindi determinato la riapertura dello sportello della misura sino all’esaurimento delle nuove risorse.

Rimane pertanto confermata la tipologia di contributo concesso, pari

  • al 2,75% annuo sugli investimenti ordinari
  • e un contributo maggiorato del 30% - pari al 3,575% annuo - per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali - compresi gli investimenti
    • in big data,
    • cloud computing,
    • banda ultralarga,
    • cybersecurity,
    • robotica avanzata e meccatronica,
    • realtà aumentata,
    • manifattura 4D,
    • Radio frequency identification
    • sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

 

 

 

 

 

Pubblicato il 30/01/2019

Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico