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Comunicati stampa

 

Scadenza comunicazione LIPE 2019 -Liquidazioni periodiche Iva

Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) riferita al quarto trimestre 2018 in scadenza oggi 10 aprile 2019: tutte le scadenze 2019

 

 

La presentazione della comunicazione relativa alle liquidazioni periodiche Iva del 4 trimestre 2018 prevista per il 28 febbraio 2019 è stata spostata al 10 aprile 2019 dal Dpcm 27/2/2019 pubblicato in GU il 5/3.

Le altre scadenze del 2019 sono le seguenti e riguardano sia i contribuenti mensili che trimestrali:

  • 1°  trimestre  - 31 maggio 2019
  • 2° trimestre - 16 settembre 2019
  • 3° trimestre - 30 novembre 2019 (prorogata al 2 dicembre perché cade nel giorno di sabato)
  • 4° trimestre - 28 febbraio 2020

 L'obbligo è stato introdotto dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2017 (DL 193/2016) assieme ad una serie di misure di contrasto all'evasione in materia di IVA prevedendo adempimenti comunicativi da inviare telematicamente all'Agenzia delle entrate. Si tratta, in particolare:

  • della comunicazione trimestrale dei dati delle fatture emesse, di quelle ricevute e registrate, e delle relative note di variazione (cosiddetto spesometro)
  • della comunicazione dei dati di sintesi delle liquidazioni periodiche IVA (modello LIPE).

 

Per quanto riguarda lo spesometro, si precisa che l'entrata in vigore dell'obbligo generalizzato di fatturazione elettronica ha previsto la soppressione di questo adempimento che è stato "sostituito" dal cd. esterometro riferito per alle sole operazioni transfrontaliere. Anche qusto adempimento in scadenza per il 28 febbraio è stato prorogato dallo stesso decreto al 30 aprile 2019.

La comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA LIPE, nonostante l'introduzione della fattura elettronica,  resta invece un adempimento in vigore anche per il 2019.

L'obbligo di presentazione della comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA ricade su tutti i soggetti passivi IVA, ad eccezione dei soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA o all'effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell’anno, non vengano meno le predette condizioni di esonero.

Inoltre, non ricorre l’obbligo di invio in assenza di dati da indicare per il trimestre: si pensi, ad esempio, ai contribuenti che nel periodo di riferimento non hanno effettuato alcuna operazione, né attiva né passiva.

L’obbligo, invece, sussiste nell'ipotesi in cui occorra dare evidenza del riporto di un credito proveniente dal trimestre precedente. Pertanto, se dal trimestre precedente non emergono crediti da riportare, in assenza di altri dati da indicare, il contribuente è esonerato dalla presentazione del modello LIPE.

Attenzione va prestata al fatto che l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche è punita con la sanzione amministrativa da 500 euro a 2.000 euro, ridotta alla metà se la trasmissione dei dati corretti è effettuata entro i quindici giorni successivi alla scadenza di legge.

Se si sono commessi errori nella compilazione delle comunicazioni periodiche o anche in caso di omissione, occorre in sede di dichiarazione Iva annuale compilare il  quadro VH  (cfr. risoluzione n. 104/E del 28 luglio 2017). In tal caso, vanno indicati tutti i dati richiesti, compresi quelli non oggetto di invio, integrazione o correzione. Qualora i dati omessi, incompleti o errati non rientrino tra quelli da indicare nel presente quadro VH, questo non va compilato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 10/04/2019

Fonte: Fisco e Tasse

 

Compensi attività esercitata dopo le verifiche fiscali della GDF

Attività espletata a seguito delle verifiche fiscali della Guardia di Finanza: come si calcolano i compensi? Il pronto ordini del CNDCEC

 

 

Come si calcolano i compensi del professionista nel caso di attività espletata a seguito delle verifiche fiscali della Guardia di Finanza? Un chiarimento è stato fornito dal CNDCEC (Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti) con il Pronto Ordini n.12 del 26 marzo 2019 e recentemente pubblicato.

In generale, come chiarito nel Pronto Ordini in commento, la pattuizione del compenso deve essere stabilita con il cliente nel momento in cui c’è il conferimento dell’incarico. Qualora tale importo non sia stato concordato, è possibile ricorrere al giudice per la liquidazione del compenso.

In generale, l’attività espletata dal professionista a seguito delle verifiche della Guardia di Finanza può essere qualificata come “rappresentanza tributaria” e se non è stato deciso il compenso tra le parti ed è necessario rivolgersi al giudice per la liquidazione dei compensi, questi può fare riferimenti ai parametri indicati all’articolo 28, del DM 140/2012. Il decreto prevede una percentuale compresa tra l’1% ed il 5% sull’importo complessivo delle imposte, tassa, contributi, sanzioni, interessi dovuti.
Nel caso di specie, oggetto del pronto ordine, l’attività professionale è stata resa nella fase di indagine pertanto la percentuale dei compensi deve essere calcolata sull’importo complessivo presunto dalle imposte, tasse, contributi, sanzioni e interessi che avrebbero potuto determinarsi a seguito dell’indagine finanziaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 09/04/2019

Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili

 

 

Quota 100 : ultime notizie

Grande successo per Quota 100 ma anche per le altre forme di pensione anticipata nei primi mesi del 2019. Per l'OCSE impatto preoccupante sui conti. Allarme dagli industriali

 

 

Le domande per  la pensione anticipata nel 2019 con Quota 100  stanno arrivando all'INPS a ritmo molto sostenuto. La nuova forma introdotta con la legge di stabilità 2019, molto criticata dall'analisi dell'OCSE per il costo eccessivo  e l'impatto a lungo termine sui costi dello Stato, ha raccolto fino ad oggi, in poco più di tre mesi di vigenza, circa 112mila richieste. 

Le domande accolte sono già 39mila e di 26 mila di queste  iniziano ad essere già pagate nel mese di aprile. Di queste  circa 40 mila riguardano lavoratori  del settore pubblico.  Interessante la grande disparità tra generi le richieste degli uomini ad oggi sono  quasi il 90% , In termini assoluti, ad aprile su 26.831 nuovi certificati di pensione, 23.966 sono di uomini . L'INPS prevede il pensionamento di circa 50mila lavoratori entro maggio, tutti del settore privato in quanto per i pubblico impiego la prima data utile fissata dal decreto 4/2019 è il 1 agosto, tranne che per il  personale del settore della scuola che attenderà il 1° settembre 2019. 

 

Ma non c'è solo quota 100: anche le proroghe e le modifiche ad altri istituti  che consentono l'uscita anticipata stanno portando molti lavoratori  al pensionamento prima dell'età per la pensione di vecchiaia (fissata  per il 2019 ricordiamo a 67 anni per tutti coloro che contano  almeno 20 anni di contributi previdenziali).

  • Con  Opzione donna  le lavoratrici con 58 se dipendenti o 59 anni se autonome , con  35 anni di contributi e calcolo dell'assegno con metodo contributivo , che hanno richiesto il pensionamento sono più di 10mila ;
  • lavoratori precoci con 41 anni di contributi versati a partire dai 19 anni   in fase di uscita dal lavoro sono quasi 14mila;
  • l'APE sociale  l'indennità ponte a carico dello stato per disoccupati o disabili  di almeno 63 anni  è stata richiesta invece da quasi 10mila persone che la riceveranno fino alla maturazione dei requisiti .

 

A questi dati vanno aggiunti quelli  dell'ulteriore metodo di uscita senza limiti anagrafici con  42 anni e  10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne (la pensione di anzianità per la quale l'adeguamento alla speranza di vita è stato bloccato fino al 2026 ) .

Sul tema pero si è registrato nei giorni scorsi  , oltre al giudizio negativo degli esperti dell' OCSE, anche una forte allarme da parte di Assolombarda , l'associazione degli industriali della Lombardia che chiede la sospensione di Quota 100 perché oltre  ad addossare iniquamente il debito previdenziale sui più giovani riduce contemporaneamente  il tasso di occupazione, in quanto la sostituzione automatica  pensionati- nuovi assunti "è  una pura illusione" anzi il pensionamento anticipato impoverisce le aziende di risorse esperte e di competenze preziose per la competitività. Gli industriali chiedono che le risorse risparmiate possano essere impiegate invece nella riduzione del cuneo fiscale e  nelle agevolazioni di Industria 4.0 recentemente ridotte dall'ultima legge di stabilità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 08/04/2019

Fonte: Il Sole 24 Ore