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Comunicati stampa

 

Professionista in possesso di SRL: si decade dal regime forfettario

Regime forfetario 2019: causa ostativa il possesso al 50% di una srl per il professionista. Nuovo interpello dell'Agenzia delle Entrate

 

 

Dopo due circolari, continuano i chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate in merito al regime forfettario. Questa volta, la delucidazione arriva rispondendo ad un interpello mosso da un Commercialista, con reddito inferiore a 65.000 euro e proprietario al 50% della società Alfa che svolge l’attività di revisione e certificazione di bilanci di cui risulta anche rappresentante legale. Nella risposta dell'Agenzia delle Entrate n.108 del 16 aprile 2019 è stato chiesto dal professionista se potesse o meno accedere al regime forfettario.

Negativa ovviamente la risposta delle Entrate che hanno ricordato come la legge di bilancio 2019 ha modificato, con portata estensiva, l’ambito di applicazione del regime forfetario. Tra le altre modifiche apportate, si rileva la riformulazione di alcune delle cause ostative all’applicazione del regime forfetario e, per quel che qui rileva, la lettera d) del comma 57 prevede che non possono applicare il regime forfetario gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che controllano direttamente o indirettamente società a responsabilità limitata, le quali esercitano attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

 

La circolare n. 9/E del 10 Aprile 2019 ha già chiarito che affinché operi tale causa ostativa è necessaria la compresenza:

  1. del controllo diretto o indiretto di società a responsabilità limitata e
  2. dell’esercizio da parte della stessa di attività economiche direttamente o indirettamente riconducibili a quelle svolte dagli esercenti attività d’impresa, arti o professioni.

In assenza di una delle predette condizioni, la causa ostativa non opera e il contribuente può applicare o permanere nel regime forfetario.

Nel caso di specie, ricorrono entrambe le condizioni, infatti i codici ATECO delle due attività rispettivamente svolte dall’istante e dalla società a responsabilità limitata controllata appartengono alla medesima sezione ATECO e pertanto la riconducibilità delle due attività economiche esercitate è da ritenersi sussistente, considerato che la persona fisica che usufruisce del regime forfetario percepisce compensi di amministratore, tassabili con imposta sostitutiva, dalla società a responsabilità limitata controllata, la quale, a sua volta, deduce dalla propria base imponibile i correlativi componenti negativi di reddito.
Pertanto, essendo integrata la causa ostativa di cui alla lettera d) del comma 57 dell’articolo 1 della legge n. 190 del 2014, secondo quanto chiarito dalla citata circolare n. 9/E del 2019, l’istante decadrà dal regime forfetario nel periodo d’imposta 2020 ferma restando comunque l’applicabilità del regime forfetario nel periodo d’imposta 2019. Attenzione però, qualora il professionista dovesse cessare dalla carica di amministratore della s.r.l. controllata nel 2019, lo stesso non decadrà dal regime forfetario nel periodo d’imposta 2020. 

Il testo della risposta 108/2019 è allegato a questo articolo.

 

 

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Pubblicato il 17/04/2019

Fonte: Fisco e Tasse

 

DEF 2019: approvato il Documento di economia e finanza 2019

Via libera al Documento di Economia e Finanza 2019, il Consiglio dei Ministri nella seduta di martedì 9 aprile 2019 ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2019

 

 

Nella seduta del 9 aprile 2019, il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo Documento di Economia e Finanza del nuovo Governo che traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma per il prossimo triennio, nel pieno rispetto dei vincoli europei.

 

L’obiettivo fondamentale del programma di Governo è il ritorno a una fase di sviluppo economico contraddistinta da un miglioramento dell’inclusione sociale e della qualità della vita, tale da garantire la riduzione della povertà e la garanzia dell’accesso alla formazione e al lavoro, agendo al contempo anche nell’ottica di invertire il trend demografico negativo. Sul versante della competitività, l’economia italiana sarà rafforzata dal miglioramento del contesto produttivo indotto dalla riduzione dei costi per le imprese, sia di tipo fiscale, sia più in generale inerenti il sistema burocratico.

 

Questo il messaggio del Ministro dell’Economia e delle Finanze contenuto nella premessa che apre la sezione I del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2019, approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 aprile.

 

Il Documento di economia e finanza 2019 ripercorre i risultati conseguiti nei primi dieci mesi di attività del Governo e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si intende attuare nel prossimo triennio. Il Governo, dopo aver realizzato il programma iniziale di riforma economica e sociale descritto nella Nota di aggiornamento del DEF 2018 e seppur in un contesto economico congiunturale profondamente cambiato e più complesso, caratterizzato da un marcato rallentamento della crescita europea e dal permanere di condizioni di bassa inflazione, conferma con il Documento gli obiettivi fondamentali della sua azione:

  • ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea e, al contempo, il rapporto debito/pil.

 A tal fine, la strategia dell’Esecutivo ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo; l’azione di riforma fiscale in progressiva attuazione di un sistema di flat tax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato; il sostegno alle imprese impegnate nell’innovazione tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale.

In chiave anti-ciclica e al fine di sostenere l’attività economica e in particolare gli investimenti pubblici e privati, il Governo ha approntato due pacchetti di misure:

  • il decreto-legge “crescita”, che si concentra sull’impulso all’accumulazione di capitale e alla realizzazione di investimenti,
  • e il decreto-legge “sblocca cantieri”, che punta a una forte ripresa del settore delle costruzioni.

Questi interventi hanno un impatto neutrale sulla finanza pubblica, a testimonianza dell’attenzione del Governo alla disciplina di bilancio.

 

Il DEF si compone di tre sezioni:

  • sezione I: programma di stabilità dell’Italia;
  • sezione II: analisi e tendenze di finanza pubblica;
  • sezione III: programma nazionale di riforma (PNR).

qui di seguito i link ai documenti pubblicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

 

Dopo l’esame parlamentare il Programma di Stabilità e il PNR saranno inviati alle istituzioni europee entro il 30 aprile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 Normativa del 15/04/2019

Forma Giuridica: Normativa - Decreto 
del 09/04/2019 
Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze

Fisco, da lunedì parte l'operazione 730/2019: disponibile il precompilato con 960 milioni di dati

Dal 15 aprile sarà possibile consultare online la propria dichiarazione, inviabile dal 2 maggio Con bonus verde e polizze per calamità, da quest'anno aumentano i dati pre-caricati (+3,8%). Compilazione semplificata per le spese detraibili o deducibili

 

 

Parte l'operazione 730/2019 (redditi 2018). Dal pomeriggio di lunedì prossimo, 15 aprile, sarà infatti online la dichiarazione dei redditi precompilata, che attingerà ai circa 960 milioni di dati pre-compilati disponibili nei server del fisco. Lo comunica l'Agenzia delle entrate, che chiarisce che il 730 "potrà poi essere accettato/integrato e inviato direttamente via web a partire dal 2 maggio e fino al 23 luglio". Dal pomeriggio di lunedì la precompilata sarà disponibile sia per chi presenta il 730 sia per chi presenta Redditi.

A partire da questa data il contribuente e i soggetti delegati potranno visualizzare la dichiarazione e l’elenco delle informazioni disponibili, con l’indicazione dei dati inseriti e non inseriti e delle relative fonti informative. Anche il modello Redditi precompilato può essere modificato dal 2 maggio, ma potrà essere trasmesso dal 10 maggio al 30 settembre 2019. 

Tra le novità previste da quest'anno, segnala l'Agenzia, c'è la possibilità di scegliere la modalità di compilazione semplificata, in alternativa alla modalità tradizionale, "per modificare in maniera guidata tutto il quadro E della dichiarazione, per esempio per aggiungere un onere detraibile o deducibile che non compare tra quelli già inseriti dall'Agenzia o modificare gli importi delle spese sostenute. Con la novità di quest’anno, che sarà disponibile a partire dal 10 maggio, diventa possibile intervenire in modalità guidata su tutti i dati del quadro, aggiungendo, eliminando o modificando, tra gli altri, anche gli importi relativi alle spese che danno diritto agli sconti fiscali per le ristrutturazioni, per il risparmio energetico, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e al bonus verde.

Una volta fatte le modifiche, sarà il sistema a ricalcolare in automatico gli oneri detraibili e deducibili, sulla base dei nuovi dati e di eventuali limiti previsti dalla legge, e a inserire il totale nei campi del quadro E". Oltre ai dati già a disposizione, l’Agenzia delle Entrate ha già inserito nei modelli quelli inviati dagli enti esterni (come studi medici, farmacie, banche, assicurazioni, università, ecc.) e dai datori di lavoro tramite le certificazioni uniche. Quest’anno la dichiarazione è ancora più completa: alle informazioni presenti gli scorsi anni, infatti, si aggiungono le spese su parti comuni condominiali che danno diritto al bonus verde e le somme versate dal 1° gennaio 2018 per assicurazioni contro le calamità, stipulate per immobili a uso abitativo. Complessivamente, il paniere dei dati pre-compilati raggiunge quota 960 milioni e supera del +3,8% il totale dei dati caricati nel 2018, mentre la funzionalità di compilazione assistita, disponibile dal prossimo 10 maggio, si estende a tutto il quadro E. In crescita il numero di dati, circa 960 milioni, che ha viaggiato nei server dell’Agenzia. Di questi, il 78% - 754 milioni - sono relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini, comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali, il 4,7% in più rispetto a quelli trasmessi nel 2018. Al secondo posto in ordine di frequenza troviamo i premi assicurativi, poco più di 92milioni, e le Cu, oltre 61 milioni.

I dati relativi a bonifici per ristrutturazioni guadagnano quota 16 milioni, cui si aggiungono quasi 6 milioni di occorrenze relative a ristrutturazioni condominiali. Scorrendo la classifica dei dati più frequenti troviamo poi oltre 8 milioni di dati su interessi passivi, 4,6 milioni relativi a contributi previdenziali, cui si aggiungono oltre 4 milioni di informazioni che attengono alla previdenza complementare. Circa 4,4 milioni di dati, infine, riguardano rimborsi di spese sanitarie e un milione in meno, spese universitarie. Chiudono la classifica delle occorrenze in milioni le informazioni relative a contributi per lavoratori domestici (3,2 mln). 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: ItaliaOggi