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DEF 2019: approvato il Documento di economia e finanza 2019

Via libera al Documento di Economia e Finanza 2019, il Consiglio dei Ministri nella seduta di martedì 9 aprile 2019 ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2019

 

 

Nella seduta del 9 aprile 2019, il Consiglio dei Ministri ha approvato il primo Documento di Economia e Finanza del nuovo Governo che traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma per il prossimo triennio, nel pieno rispetto dei vincoli europei.

 

L’obiettivo fondamentale del programma di Governo è il ritorno a una fase di sviluppo economico contraddistinta da un miglioramento dell’inclusione sociale e della qualità della vita, tale da garantire la riduzione della povertà e la garanzia dell’accesso alla formazione e al lavoro, agendo al contempo anche nell’ottica di invertire il trend demografico negativo. Sul versante della competitività, l’economia italiana sarà rafforzata dal miglioramento del contesto produttivo indotto dalla riduzione dei costi per le imprese, sia di tipo fiscale, sia più in generale inerenti il sistema burocratico.

 

Questo il messaggio del Ministro dell’Economia e delle Finanze contenuto nella premessa che apre la sezione I del Documento di Economia e Finanza (DEF) 2019, approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 aprile.

 

Il Documento di economia e finanza 2019 ripercorre i risultati conseguiti nei primi dieci mesi di attività del Governo e traccia le linee guida della politica di bilancio e di riforma che si intende attuare nel prossimo triennio. Il Governo, dopo aver realizzato il programma iniziale di riforma economica e sociale descritto nella Nota di aggiornamento del DEF 2018 e seppur in un contesto economico congiunturale profondamente cambiato e più complesso, caratterizzato da un marcato rallentamento della crescita europea e dal permanere di condizioni di bassa inflazione, conferma con il Documento gli obiettivi fondamentali della sua azione:

  • ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea e, al contempo, il rapporto debito/pil.

 A tal fine, la strategia dell’Esecutivo ribadisce il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, innovazione, infrastrutturazione sociale e aumento di competitività del sistema produttivo; l’azione di riforma fiscale in progressiva attuazione di un sistema di flat tax come componente importante di un modello di crescita più bilanciato; il sostegno alle imprese impegnate nell’innovazione tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale.

In chiave anti-ciclica e al fine di sostenere l’attività economica e in particolare gli investimenti pubblici e privati, il Governo ha approntato due pacchetti di misure:

  • il decreto-legge “crescita”, che si concentra sull’impulso all’accumulazione di capitale e alla realizzazione di investimenti,
  • e il decreto-legge “sblocca cantieri”, che punta a una forte ripresa del settore delle costruzioni.

Questi interventi hanno un impatto neutrale sulla finanza pubblica, a testimonianza dell’attenzione del Governo alla disciplina di bilancio.

 

Il DEF si compone di tre sezioni:

  • sezione I: programma di stabilità dell’Italia;
  • sezione II: analisi e tendenze di finanza pubblica;
  • sezione III: programma nazionale di riforma (PNR).

qui di seguito i link ai documenti pubblicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

 

Dopo l’esame parlamentare il Programma di Stabilità e il PNR saranno inviati alle istituzioni europee entro il 30 aprile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 Normativa del 15/04/2019

Forma Giuridica: Normativa - Decreto 
del 09/04/2019 
Fonte: Ministero dell'Economia e delle Finanze

Fisco, da lunedì parte l'operazione 730/2019: disponibile il precompilato con 960 milioni di dati

Dal 15 aprile sarà possibile consultare online la propria dichiarazione, inviabile dal 2 maggio Con bonus verde e polizze per calamità, da quest'anno aumentano i dati pre-caricati (+3,8%). Compilazione semplificata per le spese detraibili o deducibili

 

 

Parte l'operazione 730/2019 (redditi 2018). Dal pomeriggio di lunedì prossimo, 15 aprile, sarà infatti online la dichiarazione dei redditi precompilata, che attingerà ai circa 960 milioni di dati pre-compilati disponibili nei server del fisco. Lo comunica l'Agenzia delle entrate, che chiarisce che il 730 "potrà poi essere accettato/integrato e inviato direttamente via web a partire dal 2 maggio e fino al 23 luglio". Dal pomeriggio di lunedì la precompilata sarà disponibile sia per chi presenta il 730 sia per chi presenta Redditi.

A partire da questa data il contribuente e i soggetti delegati potranno visualizzare la dichiarazione e l’elenco delle informazioni disponibili, con l’indicazione dei dati inseriti e non inseriti e delle relative fonti informative. Anche il modello Redditi precompilato può essere modificato dal 2 maggio, ma potrà essere trasmesso dal 10 maggio al 30 settembre 2019. 

Tra le novità previste da quest'anno, segnala l'Agenzia, c'è la possibilità di scegliere la modalità di compilazione semplificata, in alternativa alla modalità tradizionale, "per modificare in maniera guidata tutto il quadro E della dichiarazione, per esempio per aggiungere un onere detraibile o deducibile che non compare tra quelli già inseriti dall'Agenzia o modificare gli importi delle spese sostenute. Con la novità di quest’anno, che sarà disponibile a partire dal 10 maggio, diventa possibile intervenire in modalità guidata su tutti i dati del quadro, aggiungendo, eliminando o modificando, tra gli altri, anche gli importi relativi alle spese che danno diritto agli sconti fiscali per le ristrutturazioni, per il risparmio energetico, per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici e al bonus verde.

Una volta fatte le modifiche, sarà il sistema a ricalcolare in automatico gli oneri detraibili e deducibili, sulla base dei nuovi dati e di eventuali limiti previsti dalla legge, e a inserire il totale nei campi del quadro E". Oltre ai dati già a disposizione, l’Agenzia delle Entrate ha già inserito nei modelli quelli inviati dagli enti esterni (come studi medici, farmacie, banche, assicurazioni, università, ecc.) e dai datori di lavoro tramite le certificazioni uniche. Quest’anno la dichiarazione è ancora più completa: alle informazioni presenti gli scorsi anni, infatti, si aggiungono le spese su parti comuni condominiali che danno diritto al bonus verde e le somme versate dal 1° gennaio 2018 per assicurazioni contro le calamità, stipulate per immobili a uso abitativo. Complessivamente, il paniere dei dati pre-compilati raggiunge quota 960 milioni e supera del +3,8% il totale dei dati caricati nel 2018, mentre la funzionalità di compilazione assistita, disponibile dal prossimo 10 maggio, si estende a tutto il quadro E. In crescita il numero di dati, circa 960 milioni, che ha viaggiato nei server dell’Agenzia. Di questi, il 78% - 754 milioni - sono relativi alle spese sanitarie sostenute dai cittadini, comunicati all’Agenzia da farmacie, studi medici, cliniche, ospedali, il 4,7% in più rispetto a quelli trasmessi nel 2018. Al secondo posto in ordine di frequenza troviamo i premi assicurativi, poco più di 92milioni, e le Cu, oltre 61 milioni.

I dati relativi a bonifici per ristrutturazioni guadagnano quota 16 milioni, cui si aggiungono quasi 6 milioni di occorrenze relative a ristrutturazioni condominiali. Scorrendo la classifica dei dati più frequenti troviamo poi oltre 8 milioni di dati su interessi passivi, 4,6 milioni relativi a contributi previdenziali, cui si aggiungono oltre 4 milioni di informazioni che attengono alla previdenza complementare. Circa 4,4 milioni di dati, infine, riguardano rimborsi di spese sanitarie e un milione in meno, spese universitarie. Chiudono la classifica delle occorrenze in milioni le informazioni relative a contributi per lavoratori domestici (3,2 mln). 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte: ItaliaOggi

 

 

Scadenza comunicazione LIPE 2019 -Liquidazioni periodiche Iva

Comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA (LIPE) riferita al quarto trimestre 2018 in scadenza oggi 10 aprile 2019: tutte le scadenze 2019

 

 

La presentazione della comunicazione relativa alle liquidazioni periodiche Iva del 4 trimestre 2018 prevista per il 28 febbraio 2019 è stata spostata al 10 aprile 2019 dal Dpcm 27/2/2019 pubblicato in GU il 5/3.

Le altre scadenze del 2019 sono le seguenti e riguardano sia i contribuenti mensili che trimestrali:

  • 1°  trimestre  - 31 maggio 2019
  • 2° trimestre - 16 settembre 2019
  • 3° trimestre - 30 novembre 2019 (prorogata al 2 dicembre perché cade nel giorno di sabato)
  • 4° trimestre - 28 febbraio 2020

 L'obbligo è stato introdotto dal decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2017 (DL 193/2016) assieme ad una serie di misure di contrasto all'evasione in materia di IVA prevedendo adempimenti comunicativi da inviare telematicamente all'Agenzia delle entrate. Si tratta, in particolare:

  • della comunicazione trimestrale dei dati delle fatture emesse, di quelle ricevute e registrate, e delle relative note di variazione (cosiddetto spesometro)
  • della comunicazione dei dati di sintesi delle liquidazioni periodiche IVA (modello LIPE).

 

Per quanto riguarda lo spesometro, si precisa che l'entrata in vigore dell'obbligo generalizzato di fatturazione elettronica ha previsto la soppressione di questo adempimento che è stato "sostituito" dal cd. esterometro riferito per alle sole operazioni transfrontaliere. Anche qusto adempimento in scadenza per il 28 febbraio è stato prorogato dallo stesso decreto al 30 aprile 2019.

La comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA LIPE, nonostante l'introduzione della fattura elettronica,  resta invece un adempimento in vigore anche per il 2019.

L'obbligo di presentazione della comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA ricade su tutti i soggetti passivi IVA, ad eccezione dei soggetti passivi non obbligati alla presentazione della dichiarazione annuale IVA o all'effettuazione delle liquidazioni periodiche, sempre che, nel corso dell’anno, non vengano meno le predette condizioni di esonero.

Inoltre, non ricorre l’obbligo di invio in assenza di dati da indicare per il trimestre: si pensi, ad esempio, ai contribuenti che nel periodo di riferimento non hanno effettuato alcuna operazione, né attiva né passiva.

L’obbligo, invece, sussiste nell'ipotesi in cui occorra dare evidenza del riporto di un credito proveniente dal trimestre precedente. Pertanto, se dal trimestre precedente non emergono crediti da riportare, in assenza di altri dati da indicare, il contribuente è esonerato dalla presentazione del modello LIPE.

Attenzione va prestata al fatto che l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche è punita con la sanzione amministrativa da 500 euro a 2.000 euro, ridotta alla metà se la trasmissione dei dati corretti è effettuata entro i quindici giorni successivi alla scadenza di legge.

Se si sono commessi errori nella compilazione delle comunicazioni periodiche o anche in caso di omissione, occorre in sede di dichiarazione Iva annuale compilare il  quadro VH  (cfr. risoluzione n. 104/E del 28 luglio 2017). In tal caso, vanno indicati tutti i dati richiesti, compresi quelli non oggetto di invio, integrazione o correzione. Qualora i dati omessi, incompleti o errati non rientrino tra quelli da indicare nel presente quadro VH, questo non va compilato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 10/04/2019

Fonte: Fisco e Tasse