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Decreto Liquidità in Gazzetta Ufficiale: ecco il testo

Emergenza Coronavirus: il Decreto Liquidità imprese finalmente in Gazzetta Ufficiale, ecco il testo del DL dell'08.04.2020 n. 23 che entra in vigore oggi

 

 

 

Alle 2 di stanotte, il Decreto Liquidità (DL dell'8 aprile 2020 n. 23), varato lunedì 6 aprile dal Consiglio dei Ministri, che introduce misure urgenti, per un valore di 400 miliardi di euro, in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese e professionisti, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali, è stato pubblicato in GU (Serie Generale n. 94 dell'08.04.2020), ed entrerà in vigore oggi 9 aprile.

Il testo è suddiviso in 6 Capi e 44 articoli in particolare:

  • Capo I - Misure di accesso al credito per le Imprese
  • Capo II - Misure urgenti per garantire la continuità delle imprese colpite dall’emergenza Covid-19
  • Capo III - Disposizioni urgenti in materia di esercizio di poteri speciali nei settori di rilevanza strategica
  • Capo IV - Misure fiscali e contabili
  • Capo V - Disposizioni in materia di termini processuali e procedimentali
  • Capo VI - Disposizioni in materia di salute e lavoro

Oltre a questo, è stato pubblicato anche il Decreto Scuola (Decreto dell' 08.04.2020 n. 22) contenente misure urgenti sulla regolare conclusione e l'ordinato avvio dell'anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, che qui alleghiamo.

 

 

 

 

2 FILES ALLEGATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Forma Giuridica: Normativa - Decreto Legge
Numero 23 del 08/04/2020
Fonte: Gazzetta Ufficiale

 

 

 

 

Decreto Liquidità: deleghe digitali per ISEE e 730 precompilato

Per l'emergenza consentito a CAF e intermediari acquisire le deleghe e i documenti dei contribuenti in formato digitale con autorizzazioni anche via messaggio

 

 

Il decreto "Liquidità" approvato dal Consiglio dei Ministri del 6 aprile all'Art.25 (Assistenza fiscale a distanza) prevede , stando alla bozza attualmente disponibile,  che per tutto il periodo dell'emergenza sanitaria   i soggetti titolari dei redditi di lavoro dipendente e assimilati , possono inviare in via telematica ai CAF e ai professionisti abilitati:

  •  la copia per immagine della delega all’accesso alla dichiarazione precompilata sottoscritta  relativa al 2019 
  • la copia della documentazione necessaria,
  • copia del documento di identità.

Inoltre, in caso di necessità, come ad esempio in mancanza di scanner e stampanti che consentano di inviare copia  dei documenti completi della firma, il contribuente può inviare anche  una " autorizzazione tramite strumenti elettronici volti ad assicurarne la provenienza" . Cio significa ad esempio utilizzando un messaggio audio o  un messaggio di posta elettronica accompagnato da una foto o depositando il tutto in cartelle condivise nel cloud dell'intermediario.

 Le stesse modalità  sono consentite anche  per autorizzare  la presentazione, di dichiarazioni, modelli e domande di accesso o fruizione di prestazioni all’INPS per conto del contribuente da parte dell'intermediario (E' il caso delle indennità 600 euro  per autonomi e lavoratori stagionali agricoli e dello spettacolo  , oltre che la dichiarazione sostitutiva unica a fini ISEE, la presentazione del modello RED e la richiesta del Reddito di cittadinanza. ).

La norma specifica che una volta cessata l’attuale situazione emergenziale, resta fermo l’obbligo di regolarizzazione, con consegna delle  deleghe e della documentazione con le modalità ordinarie 

La disposizione  non ha effetti finanziari  considerato che non incide sui versamenti e che, in ogni caso, ha carattere infra-annuale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 08/04/2020

Fonte: Fisco e Tasse

 

 

Bonus 600 euro: Commercialisti e Consulenti del lavoro invieranno le richieste

Professionisti autorizzati agli invii delle domande per il bonus per conto dei propri clienti: l’INPS accetta.

 

 

 

Dopo le prime perplessità sul diniego ricevuto in merito alla possibilità di fungere da intermediari per i propri clienti per le procedure di invio all’INPS delle richieste dei bonus da 600 euro, con due comunicati stampa gli ordini di commercialisti e consulenti del lavoro informano i cittadini dell’avvenuto accordo.

A convincere l’INPS è stato il boom delle domande pervenuto nelle ultime giornate. I dati parlano di 100 invii al secondo durante le prime ore del giorno e 300 invii al secondo nei momenti di maggiore picco.

Tutto ciò ha determinato nella giornata del 1° aprile un intasamento degli accessi al sito internet dell’INPS ed una conseguente sospensione dell’attività del sito stesso al fine di poter meglio predisporre le procedure di accesso e di invio delle richieste dei bonus da parte di tutti i cittadini interessati.

A complicare le procedure di invio ed ulteriormente intasare il traffico si sono verificati diversi attacchi da parte di hacker per sottrarre dati sensibili appena inseriti sul sito.

Si ricorda che dopo una prima interruzione del servizio che ha riguardato quasi tutto il pomeriggio di mercoledì, l’INPS ha comunicato la riattivazione dello stesso e la necessità di procedere con accessi contingentati in previsione dell’ulteriore eccessivo traffico telematico previsto per il mese di aprile.
In merito a quanto deciso dall’ente previdenziale per orari e soggetti autorizzati all’invio delle domande si legga l’articolo INPS: servizi on line scaglionati

Per dare una misura delle richieste di bonus pervenute si valuti che in un solo giorno le domande arrivate ai Consulenti del Lavoro erano circa 5.200 e le domande pervenute alla Cassa dei Dottori Commercialisti erano circa 20 mila.

L’INPS ha chiarito che per quanto riguarda l’erogazione di questi bonus, si dovrà attendere il 15 aprile prossimo se erogati dall’ente stesso per gli iscritti alla gestione INPS, la data dell’8 aprile invece, se i 600 euro saranno pagati ai professionisti direttamente dalle Casse che dopo un primo controllo di regolarità invieranno a INPS e Agenzia delle Entrate tutta la documentazione provvedendo ad anticipare le somme. Tali somme verranno poi rimborsate dal MEF non appena il Governo avrà rifinanziato il fondo da 200 milioni attualmente stanziato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 03/04/2020

Fonte: Fisco e Tasse