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Bonus professionisti aprile: nuove domande dall'8 giugno

Decreto in arrivo per il bonus aprile ai professionisti iscritti alle Casse Ordinistiche. Sara automatico per chi lo ha già richiesto in marzo. Devono fare domanda gli iscritti anche a gestioni INPS

 

 

La ministra del lavoro Catalfo ha annunciato ieri di aver firmato il decreto attuativo per garantire  il bonus di aprile ai professionisti iscritti alle Casse private . La proroga del bonus marzo è stata prevista dal decreto rilancio sia per aprile che per maggio ma per ora pare che sia in fase di pubblicazione solo il provvedimento che stanzia le risorse per il mese di aprile. Come in precedenza saranno le rispettive casse ordinistiche a gestire le domande.

La ministra ha ricordato che  con il Decreto rilancio la platea si è allargata  in quanto è stato eliminato l'obbligo di iscrizione ESCLUSIVA alla Cassa privata, mentre resta il divieto per i beneficiari di pensione e i titolari di rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato.

Inoltre l’indennità di 600 euro viene garantita anche

  • a chi si è iscritto  tra il 2019 e il 23 febbraio 2020,  con  un reddito complessivo 2018  sotto i 50mila euro.
  • a chi ha chiuso la partita Iva nel periodo compreso dal 23 marzo e il 30 aprile 2020 . 

Per  chi ha già ricevuto  l’indennità nel mese di marzo  viene prevista l’erogazione automatica  per il mese di aprile; a quanto emerge dalla bozza di decreto dall’8 giugno  potranno quindi presentare la domanda coloro che non rientravano nella platea del Decreto Cura Italia ovvero  gli iscritti anche a gestioni INPS . (cfr i requisiti previsti dal decreto Cura Italia nell'articolo "Bonus 600 euro professionisti con casse previdenziali".)

l’istanza va presentata  seguendo i modelli predisposti da ciascuna Cassa , allegando una autocertificazioine in cui si dichiara di  essere libero professionista, non titolare di pensione diretta e di rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e di non aver percepito altri  bonus  previsti dai decreti Cura Italia e Rilancio,  oltre che i requisiti reddituali già previsti:

  • un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro  con attività  limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza COVID-19;
  • un reddito complessivo compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro, con attività cessato o ridotta di almeno il 33% o sospesa  in conseguenza
  • dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

(Qui il tool gratuito per il calcolo del requisito reddituale ) 

Alla domanda va allegata anche copia del documento d’identità, codice fiscale e coordinate bancarie o postali  per il pagamento . L’erogazione delle somme  sarà disposta  in base all’ordine cronologico delle domande presentate e accolte dopo la verifica della sussistenza dei requisiti.

In questo momento il decreto  è alla Corte dei Conti e dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale  domani. Andranno verificate le modalità operative  sui siti delle propria cassa previdenziale di appartenenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 05/06/2020

Fonte: Fisco e Tasse

Sagre e fiere: ecco le regole di riavvio concordate tra Governo e Regioni

Nuove schede operative per il riavvio di attività all'aperto: come gestire sagre e fiere con regole anti covid

 

 

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, in coordinamento con gli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica e all’unanimità (ai sensi dell’art. 1 comma 14 del decreto-legge n. 33/2020) l’aggiornamento e l’integrazione alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive”.

La seguente scheda riguardante il settore “SAGRE E FIERE” è ricompresa tra le nuove che vanno ad aggiungersi a quelle già pubblicate per altri settori economico-produttivi allo scopo di completare tutto il panorama delle attività che necessitano una puntuale regolamentazione al fine di continuare a gestire l'emegergenza sanitaria da coronavirus. L'elenco completo delle schede aggiunte è consultabile nell'articolo "Fase 2: le linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive"

Si ricorda che le schede tecniche contengono indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori economico-produttivi, allo scopo di fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale.

 

Le indicazioni di seguito elencate si applicano a sagre, fiere e altri eventi e manifestazioni assimilabili:

  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, se opportuno comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica, sia ricorrendo al personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione.
  • Riorganizzare gli spazi, anche mediante segnaletica a terra, per consentire l’accesso in modo ordinato e, se del caso, contingentato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • Negli spazi espositivi specificatamente dedicati alle manifestazioni fieristiche (sia ambienti chiusi, sia aperti), la postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettronico e gestione delle prenotazioni online, e se possibile mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.
  • È necessario rendere disponibili prodotti disinfettanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto, in
  • particolare nei punti di ingresso e di pagamento.
  • Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente.
  • Se presenti, eventuali posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra le sedute di almeno un metro o tale da garantire il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro.
  • In considerazione del contesto, tutti i visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (per i bambini valgono le norme generali); tale obbligo si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico.
  • Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
  • Per tutti gli spazi al chiuso, favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità.
  • Per eventuali ulteriori servizi erogati all’interno di tali contesti (es. bar, ristorazione) attenersi alla relativa scheda
  • tematica specifica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 01/06/2020

Fonte: Fisco e Tasse

 Bonus 600 euro marzo: richiesta entro il 3 giugno

Novità del decreto Rilancio: l'indennità di marzo per i beneficiari del Cura Italia va richiesta entro il 3 giugno- come fare; i bonus cumulabili con la pensione di invalidità

 

 

Con un comunicato sul proprio sito l'inps ha ricordato alcune importanti novità introdotte dal Decreto Rilancio in tema di bonus per i lavoratori autonomi e dipendenti che sono stati danneggiati dall'emergenza Coronavirus.

Queste le due novità:

  1. è stata introdotta la cumulabilità delle misure di sostegno al reddito legate all’emergenza con l’assegno ordinario di invalidità (art.75 DL 34 2020)
  2. l’indennità COVID-19 da 600 euro relativa al mese di  marzo 2020 prevista dal decreto Cura Italia puo essere richiesta solo fino al 3 giugno 2020 , dopodiche si decade dal diritto (art 84 comma 14 DL 34 2020)

 

1. CUMULABILITA'  Questo punto riguarda :

  • sia i beneficiari dei bonus previsti dal Cura Italia (autonomi e collaboratori iscritti alla gestione separata, artigiani, commercianti, stagionali del turismo, operai agricoli, lavoratori dello spettacolo) (cfr Bonus 600 euro INPS chi ha diritto, come richiederli"),
  • che coloro che sono stati aggiunti alla platea con il decreto Rilancio (lavoratori domestici , lavoratori stagionali di tutti i settori, intermittenti, venditori porta a porta) (per i dettagli cfr Bonus 600 euro per nuove categorie)

Per tutti i soggetti sopracitati si applica ancora il divieto di cumulo con assegni di pensione  ma fa eccezione appunto l'assegno ordinario di invalidità (Legge 222/1984). L'Inps fa sapere  ora che le  domande respinte per cumulo con la pensione di invalidita  saranno riesaminate d'ufficio  e verrà erogato in automatico il pagamento.

 

2. SCADENZA TERMINE BONUS MARZO . Questo aspetto riguarda invece solo le categorie inizialmente beneficiarie del bonus 600 euro INPS. Chi l'ha richiesto e ricevuto o è in attesa di riceverlo non deve fare una  nuova domanda: la mensilità di aprile sarà attribuita in automatico dall'INPS.  

Chi non avesse ancora fatto la richiesta per l'indennità di marzo deve affrettarsi e presentare domanda entro il 3 giugno 2020,  in modo da avere   sia la mensilità di marzo che quella di aprile.

La domanda va inviata tramite l’apposito servizio sulla piattaforma INPS.   Si ricorda che è necessario essere muniti Codice Fiscale e credenziali SPID o PIN INPS o CNS o Carta di Identità elettronica 3.0. (CIE).   In mancanza  si puo richiedere il PIN tramite il portale INPS.  Per richiedere questa ed altre prestazioni del Decreto Cura Italia, basta inserire i primi 8 caratteri del PIN ottenuti  via sms, al numero di cellulare inserito tra i  contatti richiesti dalla procedura di Richiesta PIN On Line. 

Per le domande da parte delle nuove categorie di lavoratori inserite dal DL Rilancio si è ancora in attesa delle istruzioni operative Inps, tranne che per i lavoratori domestici  (per marzo non hanno diritto a nessun bonus mentre per aprile e maggio la procedura è stata aperta da pochi giorni:  cfr "Indennità lavoro domestico come fare domanda")

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato il 28/05/2020

 

Fonte: Inps