Contributi INPS artigiani e commercianti 2022, la circolare n. 22 dell'8 febbraio fissa le aliquote della contribuzione dovuta e delinea scadenze e modalità di versamento. Aumenta il minimale di reddito ed è confermata la riduzione per i forfettari. Le istruzioni punto per punto.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2022, la circolare n. 22 dell’8 febbraio fa il punto sulle aliquote previste per l’anno in corso.
Aumenta il minimale di reddito per il calcolo dei contributi IVS dovuti da artigiani e commercianti, che passa da 15.953 a 16.243 euro per effetto della variazione del +1,9 per cento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati.
Una novità che incide sul calcolo del contributo minimo dovuto da artigiani e commercianti, che passa rispettivamente a 3.905,76 euro e a 3.983,73 euro.
Sono queste alcune delle novità contenute nella circolare INPS n. 22 dell’8 febbraio 2022, che fa il punto su scadenze e modalità di versamento dei contributi minimi e dei contributi eccedenti il minimale dovuti da artigiani e commercianti.
La prima scadenza da tenere a mente resta, come di consueto, quella del 28 febbraio, termine per la presentazione della domanda di riduzione dei contributi INPS dovuti dai contribuenti in regime forfettario.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2022, aliquote e scadenze
È pari al 24 per cento l’aliquota dei contributi INPS dovuti dagli iscritti alle gestioni artigiani e commercianti, titolari e collaboratori di età superiore a 21 anni. Per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni, l’aliquota dei contributi INPS è invece pari al 22,80 per cento.
Una quota ulteriore pari a 0,62 euro mensili dovrà inoltre essere versata per il finanziamento delle prestazioni di maternità.
Anche per il 2022 si applica la riduzione del 50 per cento prevista da artigiani e commercianti di età superiore a 65 anni, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.
Per gli iscritti alla Gestione commercianti all’aliquota ordinaria si aggiunge inoltre lo 0,48 per cento dovuto per il finanziamento dell’indennizzo per cessazione definitiva dell’attività commerciale, misura riconosciuta a chi chiude l’attività prima del perfezionamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.
Sono questi i primi aspetti posti in evidenza dalla circolare INPS n. 22 dell’8 febbraio 2022, con la quale come di consueto vengono aggiornate le aliquote di contribuzione dovute da artigiani e commercianti, e il minimale e massimale di reddito ai fini del calcolo della quota minima, dovuta a prescindere dal reddito dichiarato, e dei contributi eccedenti dovuti in relazione al reddito.
Contributi INPS artigiani e commercianti 2022: aumenta il minimale di reddito
La variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo registrata tra il 2020 e il 2021 porta ad un incremento del reddito minimo annuo da prendere in considerazione per il calcolo del contributo IVS dovuto da artigiani e commercianti.
Il minimale sale a 16.234 euro, con il conseguente incremento del contributo minimo dovuto dagli iscritti alle gestioni INPS.
FONTE: INFORMAZIONE FISCALE
DATA: 09/02/2022